IN COSA CREDE UN CRISTIANO
Il Credo Apostolico
Io credo in Dio, Padre Onnipotente,
Creatore del cielo e della terra
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso,
morì e fu sepolto,
discese all’inferno,
il terzo giorno risuscitò da morte, salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre Onnipotente,
di là verrà a giudicare i vivi ed i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa Cattolica,
la Comunione dei Santi,
la remissione dei peccati,
la resurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen!
Probabilmente, il primo a meritare completamente il nome di “credo cristiano” è il cosiddetto simbolo degli apostoli o Credo Apostolico. Si narra che esso sia stato espresso dai dodici apostoli riuniti in assemblea, e che ciascuno di essi abbia formulato una delle frasi che lo compongono. Si tratta ovviamente di una descrizione improbabile, tuttavia il “simbolo degli apostoli” è molto vecchio; esso potrebbe esser stato derivato dal catechismo utilizzato nel battesimo degli adulti, nella quale forma può essere fatto risalire al secondo secolo d.C. Pare che sia stato scritto al fine di opporsi al docetismo ed allo gnosticismo; esso mette l’accento sulla nascita, sulla morte e sulla resurrezione corporea di Gesù.
Nel corso del tempo fu ampliato fino a raggiungere lo stato attuale. Cipriano (circa 250 d.C.) e Noveziano (260 d.C.) conoscevano una forma di Credo più ridotta rispetto a quello noto ad Agostino (400 d.C.).
Il credo di Nicea deriva dal simbolo degli apostoli, di cui costituisce un’elaborazione successiva (con particolare attenzione ai temi della cristologia e della trinità). Esso rispecchia i contenuti del Primo concilio di Nicea dell’anno 325, finalizzato tra l’altro ad opporsi all’arianesimo, giudicato un’eresia. La stabilizzazione definitiva avvenne ancora più tardi e può essere fissata intorno al 750 d.C. Nella liturgia della Chiesa Cattolica, il credo di Nicea viene ripetuto durante la celebrazione di ogni Messa.
TESTI FONDAMENTALI
La Sacra Bibbia
Catechismo della Chiesa Cattolica
Codice di Diritto Canonico
Concilio Vaticano II
Libri
Giubileo 2000
reperibili nell'archivio on-line del sito del Vaticano
TRADIZIONE CATTOLICA E CHIESA CATTOLICA
definizioni
CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA
Il Compendio, […] è una sintesi fedele e sicura del Catechismo della Chiesa Cattolica. Esso contiene, in modo conciso, tutti gli elementi essenziali e fondamentali della fede della Chiesa, così da costituire, come era stato auspicato da Giovanni Paolo II, una sorta di vademecum, che consenta alle persone, credenti e non, di abbracciare, in uno sguardo d’insieme, l’intero panorama della fede cattolica. Dato da Papa Benedetto XVI il 28 giugno 2005
www.liturgia.maranatha.it/Catechcomp/coverpage.htm
(approfondimenti: articolo di Alberto Bobbio - Famiglia Cristiana 2005)
IL PADRE NOSTRO NEL MONDO
[...] la preghiera fu insegnata da Gesù ai suoi apostoli quando, in occasione di un momento in cui egli si era ritirato in preghiera, gli apostoli stessi gli chiesero che insegnasse loro a pregare, così come Giovanni Battista aveva insegnato ai suoi discepoli.
[...] Con la preghiera che insegnò loro, Gesù cercò di rompere con l’attitudine che tendeva ad allontanare l’uomo da Dio, e trovò nella semplicità lo strumento che facilitasse il dialogo con quell’Assoluto che Gesù chiamò ed insegnò a chiamare Padre.
http://it.wikipedia.org/wiki/Padre_Nostro
http://www.donstefano.it/pages/aramaico.htm (audio e testo, analisi linguistica del Padre Nostro in Aramaico)
In ricordo della Giornata di animazione missionaria realizzata annualmente nella Parrocchia di Sant'Andrea con la presenza di varie Suore missionarie, si propongono i testi del Padre Nostro nelle lingue dei paesi di origine o delle terre di missione delle Suore che lo hanno recitato durante la liturgia.